Dopo mesi di silenzio, ho scelto questo foglio bianco (virtuale) nel mio piccolo spazio, perché in tante siamo alle prese con i chili di troppo e, soprattutto, con la demotivazione e, inutile, fingere indifferenza, con la depressione (a tutti i livelli). Aspetto ben più serio di un numero sulla bilancia che, però, ha il suo significato. Read more
Cambiare una camera d’aria rimane, per me, un nodo cruciale quando devo decidere di uscire in bici da sola.
Insomma, la teoria la so tutta, ma quando si tratta di sporcarsi le mani (in senso metaforico, ovviamente!) ho sempre il timore di non esserne capace o di incappare negli imprevisti che potrei non saper gestire. Read more
Il nome sembra lungo, ma è tutto più semplice di quanto immaginiate. Partiamo dal nome Galaxy Watch Active2 Under Armour Edition e seguitemi per scoprire di cosa si tratta.
Intanto si tratta dell’incontro di due brand che hanno poco da spiegare.
Samsung ci ha messo lo smartwatch e Under Armour ci ha messo una scarpa da running con sensore integrato. Semplice, no? Read more
Ho provato il Metodo Natked, sotto la sapiente guida di Gianluca De Benedictis, nel nuovo centro di Milano nella struttura di Citylife, ed è stata un’esperienza, più che un allenamento, davvero speciale.
Ho riscoperto movimenti e capacità, del mio corpo, che avevo scordato completamente.
Rendendomi conto che anni e anni di duro lavoro (da quando avevo 6 anni e facevo ginnastica artistica) non sono andati perduti.
Forse “solo” accantonati e un po’ dimenticati. Read more
Il secondo appuntamento con la Milano Gravel Roads è alle porte. L’appuntamento è per sabato 26 ottobre alla Canottieri San Cristoforo, (Alzaia Naviglio Grande, 122, Milano).
Due percorsi da 100 e 155 chilometri che si articoleranno lungo il patrimonio di strade secondarie e itinerari che Turbolento ha mappato e continua a esplorare e valorizzare con i suoi progetti.
Scorci inattesi e la cultura del paesaggio rurale lombardo, lungo i Navigli Sforzesco e Langosco, tra ill reticolo di canali irrigui, sorgive, rogge minori.
Non mancheranno ponti di barche, chiese, abbazie, piccole strade e sterrati di campagna, passaggi nei parchi e zone protette. Read more
Anche l’estate 2019 mi ha portata in una terra stupenda, dove mi sento a casa. Sì, perché, per me, l’estate significa… Immersioni in Sardegna. Ormai da tempo.
Meta abituale, non potendo volare verso mari tropicali, è quest’isola che, ai miei occhi si rinnova di continuo.
Quest’anno è andata di lusso e abbiamo fatto 13 giorni in giro, toccando diversi punti (ve ne parlerò in un altro post), per poi fermarci 5 giorni a Chia.
Murena
Chia Laguna Diving Center, le immersioni in Sardegna sono solo con loro
“Ma le immersioni sono uno sport pericoloso”, mi sento spesso ripetere. Vero? Sbagliato? Vi dico che il diving ha gli stessi rischi di molti altri sport, se sapete a chi rivolgervi.
Ho visto diving center scalcinati, con personale poco competente e solo orientato a portare giù gente. Ecco così è pericoloso.
Le immersioni hanno le loro regole, serve una formazione e un brevetto. Inoltre è importante capire la certificazione per “l’aria” che hanno i vari centri.
Cosa diavolo ci va dentro alle bombole che usate? Perché la robaccia la respirate e può fare la differenza.
Cicala
Sorrisi, divertimento, ma severa precisione
Il diving gestito da Davide Morelli è diventato una seconda casa, quando voglio fare immersioni in Sardegna, da quasi 10 anni (o forse più… ho perso il conto).
Davide e Mauro Ecca, il suo braccio destro, sono garanzia di un divertimento senza precedenti e di una competenza e serietà che mi riportano lì tutti gli anni.
Il team del quale si avvale il diving, quest’anno davvero super, comprende Laura, Federico e Marco. Tutti operativi, disponibili e professionali.
Umbraculum
Prostheceraeus giesbrechtii
Isola Rossa
Snorkeler, Principianti, Open e Advance. C’è posto per tutti!
Se volete provare a respirare sott’acqua, potrete fare una prova (previa prenotazione) e sperimentare, in piscina, la sensazione meravigliosa che si vive a ogni immersione. Se poi vi piace? Be, non vi resta che iniziare il corso che dura circa 1 settimana per ottenere il primo livello di certificazione Padi.
Se avete timore, non siete convinti, avete marito, moglie, figli, amici che escono con il Diving Center e volete andare con loro, potete provare a fare snorkeling. Uscirete con il team, e mentre già altri si immergeranno voi potrete curiosare dall’alto nuotando tra le meraviglie di questo mare. Persi tra i Faraglioni di Capo Spartivento o magari nelle insenatura di Isola Rossa
Se siete già certificati Open o Advance (Padi o avete altri brevetti) nessuna paura. Ci sarà sempre la possibilità di avere una guida per ogni livello di profondità. Insomma, non ci sono scuse.
E l’attrezzatura?
Niente paura. Al diving potrete noleggiare qualunque cosa.
Dall’attrezzatura completa per immergervi, fino a maschera, pinne e boccaglio per fare snorkeling.
L’attrezzatura è controllata, disinfettata e in perfette condizioni, sempre. Potete stare tranquilli.
Grazie al meraviglioso team 2019…
Non mi resta che lasciarvi (qui sotto) le info di contatto e… potete pure andare a nome mio. Sono quella che li stressa sempre con foto e l’ansia di sentire freddo (!!!).
Ma prima il mio grazie a tutto il team di Davide che ha reso speciali e spensierate 4 immersioni da ricordare, come sempre (anche se quest’anno, complice il vento di Maestrale mi sono beccata acqua davvero… fresca!).
Mi mancate già! <3
PHOTO: ph. Davide Morelli, Chia Laguna Diving Center
INFO
Il Diving Center Chia Laguna è all’interno del complesso dell’Hotel Baia, presso il Chia Laguna Resort, ma accessibile e aperto a tutti coloro che vogliono utilizzarne i servizi.
Aspettavo da quasi un anno di provare la Decathlon Triban RC520! Una bici da strada che strizza l’occhio al mondo gravel bike e lo fa alla grande.
In una giornata di sole, le contiamo sulle punte delle dita ultimamente… in compagnia di amici e colleghi abbiamo testato le nuove bici da strada di Decathlon, nate per le lunghe distanze e per incontrare il mondo dei cicloviaggiatori.
Una trend in crescita, infatti, quello della bici non solo per correre o per evitare il traffico cittadino, ma anche per trascorrere vacanze all’insegna della libertà. Read more
Quante volte avete sentito parlare di gravel bike? Quante volte vi siete immaginate percorsi impossibili e un territorio, quello del milanese, inadatto per provare l’emozione di una pedalata sulle strade bianche?
Ieri, come promesso e annunciato ho partecipato alla #MilanoGravelRoads, l’edizione più breve della “madre” di tutte e gravel, quella di 160 km che si svolgerà, nuovamente in autunno.
Settaggi delle bici prima della partenza!
Milano Grave Roads, le gravel bike in giro per i Navigli (insoliti)
71 chilometri, esatti. Partenza (e arrivo) presso la Canottieri san Cristoforo di Milano.
Oltre 75 iscritti, una giornata incredibile, numerose gravel bike messe a disposizione dal partner dell’evento, Cinelli, e due team sul percorso.
Uno libero ha pedalato con le guide Turbolento e uno, invece, accompagnato dai maestri di guida grave, AMIbike.Per tutti stesso identico percorso.
Un percorso costruito per pedalare, complessivamente, su circa 50 km di sterrato e i restanti su strade asfaltate. Polvere, fatica e diversi “ostacoli” da superare, ma nessuno è rimasto indietro, tutti siamo arrivati e, soprattutto, tutti ci siamo divertiti.
Milano Gravel Roads di primavera, quando gli ostacoli sono più grandi di me! Si smonta…
Un divertimento fatto di concentrazione per la guida su un terreno che può essere un po’ traditore, se non si fa attenzione.
La campagna milanese si è rivelata molto più impervia di quanto immaginassi, con angoli boscosi che hanno costretto i più (me compresa!) a smontare dalla bici e salire a piedi, come si vede nelle foto.
Una sosta nell’angolo (sconosciuto, per me) di Motta Visconti e poi via, di nuovo per i restanti circa 30 km.
Sosta a Motta Visconti
La mia gravel bike? Zydeco Cinelli, ovviamente!
Da quasi neofita del mondo gravel, ammetto di aver fatto molta fatica. Sì, perché la fatica si fa e non solo sulle salite con la bici da strada.
Non sono abituata alle tante vibrazioni che lo sterrato, i sassi, il bosco e la sabbia causano sul manubrio e, di conseguenza, su schiena, collo e braccia.
Ho pedalato per la seconda volta sulla nuova Zydeco. Monocorona anteriore, 11 rapporti posteriori e una geometria (nella taglia S) calibrata e misurata per una ciclista, come me, tendenzialmente considerata “piccola” in sella.
Le caratteristiche tecniche della Zydeco Cinelli, gravel bike
Abituata con ruote lisce e sottili (quelle da corsa) pedalare con le ruote della mia gravel bike mi è sembrato un paradiso, per il terreno con il quale ci siamo confrontati.
Stabile e affidabile ha scodinzolato solo sulla sabbia, ma per mia inesperienza.
Ho fatto fatica? Sì, parecchia. La schiena, a fine giornata si è fatta sentire e tornata a casa mi sono infilata sotto una doccia ristoratrice per liberarmi da polvere e terra!
La meraviglia… Zydeco Cinelli
Divertimento, spesso, fa rima con fatica!
Devo dirvi che è stata una giornata sfidante, divertente e… faticosa.
Certo, faticosa, perché lo sport è anche questo, ma se lo affronti con lo spirito giusto è una vera terapia per mente e corpo. Ho pedalato con tanti amici vecchi e nuovi e ho avuto modo di conoscere di persona una super ciclista come paolabgood (seguitela su instagram!).
Scoprire la bicicletta da corsa è un po’ come imparare di nuovo a camminare.
A me è accaduto così.
Se anche voi avete voglia di buttarvi nel mondo bellissimo delle due ruote, dovete venire con me.
Quando? domenica 10 marzo.
Insieme al mio fantastico gruppo, i Turbolenti, faremo un’uscita tranquilla, lungo i Navigli per pedalare insieme in occasione di una nuova Fitness Ride.
Le Fitness Ride sono pedalate (su bici da corsa) per scoprire il mondo della bici da corsa, in totale tranquillità e sicurezza. Read more
Raccontarvi tutto, sull’edizione di Cosmobike Show che si è appena chiusa, è praticamente impossibile, ma posso lasciarvi immagini, curiosità e pensieri che mi hanno accompagnata per un paio di giorni, sognando di pedalare ovunque. Ho amato molto questa edizione. Moltissime le cose che ho imparato e, soprattutto, tantissime le aziende con le quali ho parlato. Sapete quelle conversazioni che ti danno un po’ la rotta per il futuro del settore e ti fanno pensare “Allora non sono pazza”? Ecco, quelle.
Dopotutto è l’anno del turismo lento, giusto? Read more