Abbiamo scelto di dormire all’hotel Niblea di Ortisei per i nostri quattro giorni di relax, letteralmente rubati al caos e agli impegni quotidiani.
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L’hotel Niblea è stata una piacevole scoperta, fatta a novembre, in occasione di un weekend breve trascorso sempre a Ortisei. In quel periodo era chiuso ma ci passammo a curiosare e ci colpì la posizione. Vicinissimo al centro di Ortisei (circa 2,5 chilometri), ma fuori dal caos e dal clima che, seppure in montagna, in giornate torride come quelle che stiamo vivendo rimane soffocante, nel piccolo e adorabile centro del paese.
Hotel Niblea, una posizione strategica
Come dicevo poco fa, vicino, ma fuori dal centro. Quindi come raggiungere gli impianti di risalita, il centro città o altri punti di interesse senza spostare la macchina, spendere un’esagerazione di parcheggio e impazzire per parcheggiare l’auto anche in vacanza?
Semplice. L’hotel ha un servizio di navetta gratuito che vi porterà dove desidererete (ovviamente in paese e zone limitrofe come la funivia per il monte Seceda, per fare un esempio).
Il servizio è attivo dalle 8.30 alle 17 e Simon sarà felice di accompagnarvi, raccontandovi aneddoti locali o consigliandovi dove andare e come andarci
Se, poi, doveste avere bisogno di muovervi fuori da questi orari, il servizio di autobus locale funziona sempre alla perfezione e al momento del check-in in albergo vi verrà data la tessera del servizio pubblico (gratuito) per girare durante tutto il periodo della vostra permanenza.
Dormire a Ortisei con una vista mozzafiato
La struttura dell’hotel è tutta nuova con una piccola, ma adorabile piscina a sfioro sulla valle, con una vista rigenerante sulla bella Valgardena, una bella zona relax, sauna, bagno turco e lettini all’aperto per le giornate più assolate e calde.
Grazie alla posizione lontana dal caos turistico, si può godere della vere pace che il mondo alpino sa donare.
La famiglia Rella ci ha permesso di vivere un soggiorno da sogno grazie all’ospitalità impeccabile e a un modo di fare delicatamente familiare e caloroso che ti fa sentire come “a casa”.
Cucina ricercata e speciale
Lo ammetto, non amo la cucina eccessivamente ricercata, in montagna. Insomma, quando vado in Alto Adige e, più in generale, in montagna, amo i sapori caserecci (canederli, speck, spätzle… e così via), quelli che a casa difficilmente posso assaporare.
Il turismo e lo stare al passo con i tempi, lo avevo già verificato in precedenza, ha comportato un cambiamento da parte degli hotel, nel generale approccio culinario.
L’hotel, in linea con quanto descritto poco fa, ha, quindi, una cucina ricercata che, sorprendentemente, mi ha conquistata per l’accostamento di gusti, sapori e profumi inaspettati.
La Valgardena, un amore senza fine
Come anticipato all’inizio, siamo riusciti a trascorrere solo quattro giorni nella splendida cornice dolomitica che mi mancava da tempo, ma mi sono stati sufficienti per rivivere momenti bellissimi del mio passato e della mia infanzia (su queste montagne ho agganciato i primi sci mille anni fa!).
Il desiderio è quello di poterci tornare in inverno, magari ciaspolando o camminando sulle vette innevate!
Il mio grazie, dunque, a Matteo, Bruno, Simon, Klaudia, Claudia, Riccardo e Dave che hanno colorato di sorrisi e gentilezza la nostra permanenza.
Nel frattempo sto preparando un post per raccontarvi quanti chilometri abbiamo fatto (il Maresciallo è stato bravissimo!) e quali rifugi abbiamo visto, con piccoli consigli su come ottimizzare la spesa per gli impianti che potrebbe, altrimenti, riservarvi, spiacevoli sorprese.
Ci vediamo presto!
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