L’Erbolario festeggia 40 anni (e li porta alla grande)

L’Erbolario festeggia 40 anni in grande stile: un teatro unico, un balletto classico e il lancio di due nuove fragranze.

Premetto che questo post non è sponsorizzato, pertanto quanto scrivo è ciò che penso. Ciò sento.

Conosco l’azienda da diversi anni (per lavoro) e conosco Daniela Villa e tutta la famiglia Bergamaschi anche solo per uno scambio di sorrisi e piccole confidenze (con Daniela, la signora Erbolario, tanto per intenderci…).

Mi hanno abituata a un gusto e a una delicatezza, non solo nei prodotti, ma nei modi, nei sorrisi, nello stringerti la mano, nel parlare che ritengo una vera rarità, di questi tempi.

L’Erbolario festeggia 40 anni in una location unica

Se avessi dovuto immaginare la festa di compleanno de l’Erbolario, non sarei riuscita a immaginare niente di più azzeccato che l’evento al teatro Gerolamo di Milano, di pochi giorni fa.

Non ero mai stata in questo “Teatro alla Scala” miniaturizzato e interamente ristrutturato grazie all’iniziativa privata della Società Sanitaria Ceschina.

Da restare senza fiato. Nel cuore di Milano (in Piazza Beccaria), un cortile che si nasconde agli occhi indiscreti di milanesi e non solo.

In quel cortile Franco Bergamaschi e Daniela Villa, sua moglie, hanno accolto con la consueta adorabile semplicità giornalisti, blogger e media più o meno pomposi. Come avrebbe detto mio padre: “Signori si nasce…”

Le 40 candeline sono state anche la scusa per presentare due nuove linee in stile l’Erbolario.

Una speziata, dagli aromi che emozionano i sensi e li scaldano (la mia preferita) si chiama Rabarbaro, la seconda – Danza di Fiori – raccoglie colori e profumi dei fiori più amati che si incontrano una danza morbida e delicata.

Insomma, io mi sono emozionata. Si parla sempre dei grandi successi stranieri e troppo poco dei successi tutti italiani.

In un tempo in cui, l’italianità arranca, qui ci sono il cuore, la creatività, la pazienza e il successo che parlano di un’Italia bella. Quella che non ha mai smesso di crederci.