Il tocco CHIC... nella vita FIT
Il tocco CHIC... nella vita FIT

Come reagisco al mio (brutto) infortunio? Non mollando, anzi!

Un’estate da cancellare, ebbene sì. In molti mi avete seguita e incoraggiata, ma l’infortunio (a seguito di una caduta in bicicletta) che ho subito è stato davvero la batosta che non ci voleva.

La diagnosi, una volta arrivata in pronto soccorso, è stata devastante: trauma con frattura branca ischio e ileo pubica sinistra alla quale si è aggiunta una frattura dell’ala sacrale. Insomma il lato sinistro, interno del bacino. Proprio vicino al pube, tanto per intenderci.

La radiografia della frattura
Ecco la frattura peggiore, quella scomposta

Risultato? Al 30 di luglio con partenza programmata per l 1° agosto, tutto saltato e tutto da riorganizzare e, soprattutto, un’estate da accettare così come era: rovinata e immobile.

Questo tipo di frattura non viene, di norma ingessata. Qualcuno potrebbe decidere di mettere delle viti, soprattutto per la frattura che è scomposta. Fatto sta che, nel mio caso, hanno scelto di non farlo. Giusto o sbagliato lo scoprirò solo con il progredire del tempo (dei mesi…).

20 giorni totalmente immobile, con deambulazione stampellata e solo per riuscire ad andare in bagno. 🙁

Il dolore fisico è stato raggiungo dalla sofferenza psicologica, che mi ha stritolata per un mese intero e che, ancora – a tratti – non mi abbandona. Mi manca lo sport. Mi manca la bici, la palestra, la mia autonomia, per non parlare del lavoro perso…

Daniela Schicchi seduta sul divano e arrabbiata

La ripresa dopo l’infortunio, l’obiettivo che da grinta

Molti mi hanno detto: “io non riuscire”, “ma come fai”, “io impazzirei…”, insomma quelle persone che sanno come dare forza! #celafate?

Ma vi dico che solo l’obiettivo di tornare a fare ciò che amo, mi ha dato la forza e la grinta (costellata da pianti a dirotto) per non fare cazzate e stare immobile, soprattutto i primi 20-25 giorni.

Lo sport e la disciplina che dallo sport derivano, sono le lezioni più importanti che si imparano quando si è sportivi. E queste lezioni sono quelle che servono per affrontare i momenti duri legati agli infortuni e agli “stop” forzati.

Paesaggio da casa

La visita, dopo 36 giorni di stampelle e immobilismo

Finalmente ho potuto fare una visita specialistica il 4 settembre con il dottor Florian Fischer, ortopedico consigliatomi da amici osteopati e fisioterapisti. La sentenza: “Tolga le stampelle e carico libero, ma niente sport – bici e corsa – fino a novembre”.

Qualcuno potrebbe dire “no, che sfida”, io – oggi mi dico che sono fortuna e felice. Posso ricominciare per gradi a camminare, guidare, nuotare, fare pilates e magari un po’ di yoga.

Ecco come cambia l’approccio quando ci si fa male, si ricominciano ad apprezzare i progressi, le piccole cose che si iniziano a dare per scontate quando si è in ottima forma. Sì, perché io mi sono fatta male proprio in un momento catartico. Nel momento del top della forma, quando cuore e gambe vanno alla grande e la testa supporta ogni sforzo con tenacia. Provate a raggiungere questo picco e a inchiodarvi a un letto… devastante.

E il lavoro? E ora? Come faccio?

Poi il problema lavoro. Avevo lavori programmati, ovviamente legati a sport e allenamenti, che sono sfumati. Inutile dirvi che il lavoro non si trova facilmente e che la depressione si è impadronita di me, anche per questo. Poi l’idea di condividere con voi il percorso che inizierò a breve per il recupero o recovery. Perché chi fa sport, anche a livelli ben più alti dei miei, si imbatte, prima o poi, in infortuni di vario livello e genere.

Quindi, tiro un sospiro e vado avanti e programmo il recupero. Presto vi racconterò i dettagli di tutto.

Intanto un grazie immenso agli amici che mi hanno accompagnata, sostenuta, dedicandomi corse e pedalate in questi quasi 40 giorni di sofferenza!

Certo, so bene che i problemi seri sono altri, inutile che qualcuno me lo dica. Ma se vi trovate in una situazione simile alla mia e siete a terra, proprio come me, puntate un obiettivo e seguitemi. Vi racconterò i progressi!

Lei, la mia piccola mi attende! Grazie Milano Cycling e Trek!
Lei, la mia piccola mi attende! Grazie Milano Cycling e Trek!

 

Leave a comment