Il tocco CHIC... nella vita FIT
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Sellaronda Bikeday: miracolo possibile con Bosch

Una toccata e fuga incredibile, quella organizzata da Bosch per testare le sue ebike, nella formidabile cornice dolomitica della Valgardena in occasione del Sellaronda Bikeday (25 giugno).

Il programma originario avrebbe dovuto prevedere il giro dei quattro passi (Passo Sella, Passo Gardena, Passo Campologno e Passo Pordoi) per un totale di circa 60 chilometri complessivi su e giù per i panorami più belli del mondo. Sì, per me la Valgardena e gli scorci di questi luoghi restano unici al mondo.

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Purtroppo il tempo folle, con pioggia a dirotto, da sabato 24 fino a domenica mattina alle 11, ci aveva quasi fatti desistere. Quasi appunto. Finché, alle 11, il cielo ha dato tregua e in meno di mezzora ci siamo ritrovati tutti pronti. Eravamo lì per questo e chissenefregava della pioggia e del freddo!

Sistemate e misurate le ebike, messe a disposizione di Bosch, siamo partiti per un giro più breve, ma bellissimo. La mia esperienza in fatto di mountain bike risaliva alla scorsa estate negli stessi posti, ma posso definirla quasi pari a zero.

Ovviamente abbiamo avuto a disposizione una guida, folle il giusto, per trascinarci un po’ (un bel po’) oltre i propri limiti personali e devo dire di essere molto soddisfatta di quel giusto pizzico di follia buttato dentro a questa avventura.

Tra prati, discese ripide (per me…) e una nuova compagna, la bicicletta con pedalata assistita che mi ha confermato quanto già sapevo e pensavo, ho goduto di una mattinata unica.

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Se siete tra gli ignoranti (ovvero coloro che ignorano…) come realmente funzionano le ebike, astenetevi dal pensare che siano motorini che non fanno fare fatica. L’assistenza alla pedalata ve la regolate voi, potete inserirla, toglierla e ridurla, rendendo il vostro allenamento efficace.

E su questo non ci piove. Stampatevelo bene in testa. A quelli che: “ah, ma che cavolata sono capaci tutti”… #ciaone, come si suole dire!

La seconda cosa che dovete sapere è che la ebike è per tutti, se siete su sentieri “tranquilli”, ma non è da tutti (proprio come la MTB) se vi scapicollate giù per monti, discese improbabili, pietraie e guadi di torrenti (per citare una cosa a caso…).

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Trovate una guida, qualcuno pratico che vi dia i suggerimenti giusti, che vi faccia iniziare per gradi, che vi faccia prendere dimistichezza con queste due ruote e le montagne che sono cosa molto diversa dalla strada asfaltata.

Se seguirete il criterio della gradualità, che amo sempre consigliare, allora vi divertirete davvero.

Il nostro percorso ci ha portati fino allo chalet Gerard, posto incantevole sotto il profilo del Sassolungo e al limite di passo Sella. Potevamo rifiutare un pasto tipico in compagnia, tra sorrisi e un panorama mozzafiato? Io no.

Non rinunciate ai piaceri e alle gustosità dei posti dove andate. La dieta vi attenderà lo stesso al rientro a casa. E anche questo vuole dire essere sani. Lo stravizio è salute per lo spirito e, a volte, anche per il corpo che impara a metabolizzare cibi – spesso – insoliti.

Dopo aver mangiato (e bevuto!) siamo ripartiti su percorsi diversi, divisi tra ciclisti esperti, medio esperti e neofiti per ritrovarci nel nostro splendido hotel, Gran Baita Sport & Wellness Hotel, rinfrescarci e organizzare il rientro.

 

Non importa se i chilometri sono stati inferiori a quelli previsti e se il percorso è stato modificato. Vi assicuro che l’emozione è stata tanto piena e totale da portarla nel cuore ancora oggi a distanza di quasi una settimana.

Il Sellaronda Bikeday da appuntamento per l’edizione 2018 alla quale… spero proprio di non mancare.

 

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RINGRAZIAMENTI

Nella vita, ciò che conta, è circondarsi di persone che sanno portarti oltre i tuoi limiti con pazienza, cuore e dedizione.

Ecco perché il mio grazie più sentito va a Bosch (Federica, Fabrizio e Luca) che mi ha invitata, ospitata e consigliata.

Ai compagni di viaggio e pedalata: Valentina e Stefano e a Norbert, guida incosciente il giusto!

A Zero Rh+ che mi ha vestita di tutto punto garantendomi il giusto benessere e temperatura (l’equipaggiamento tecnico non va mai sottovalutato).

All’ufficio stampa, con Stefania e Martina (Green Media Lab), che ha risolto i mille problemi e dubbi e… a voi, che mi accompagnate sempre con un entusiasmo contagioso. 

 

 

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